Elettrodi per puntatrici nella saldatura a resistenza
Gli elettrodi per puntatrici a resistenza sono costituiti in lega di rame con lo scopo di aumentarne la durezza. L’elettrodo è connesso alla macchina puntatrice per mezzo del porta-elettrodo che permette anche il passaggio del liquido di raffreddamento.
Le funzioni delle punte in rame sono:
- elettrica: l’elettrodo deve garantire il passaggio di corrente sul punto di saldatura;
- meccanica: l’elettrodo deve trasmettere la pressione necessaria alla saldatura per tenere in posizione i pezzi e unirli;
- termica: l’elettrodo deve anche dissipare il calore sviluppato durante la saldatura per evitare surriscaldamenti della macchina.
Un buon sistema di raffreddamento oltre a dissipare meglio il calore, garantisce una minore usura dell’elettrodo grazie alle minori deformazioni generate dal calore.
Gli ultimi sviluppi tecnologici hanno permesso la creazione di controlli elettronici sempre più precisi per garantire il corretto funzionamento delle macchine. L’incorretto uso di forme e dimensioni di elettrodi può però vanificare l’applicazione di questi controlli e l’affidabilità del processo stesso.
Come scegliere gli elettrodi
Il diametro delle punte dovrebbe essere pari ad almeno il doppio dello spessore della lamiera che si vuole saldare. Nel caso in cui si vadano a saldare due materiali con spessori diversi è bene posizionare l’elettrodo con diametro maggiore sulla lamiera di spessore maggiore e viceversa con quello più sottile.
Esistono poi diverse leghe di rame adatte a diversi tipi di saldatura. Scegliere la giusta lega di materiali permette di ottenere risultati migliori con minore usura dei materiali. Scopri tutti gli elettrodi e porta-elettrodi a marchio EME nel nostro catalogo.
Durata di vita degli elettrodi
I processi elettrici e termici portano a lungo andare all’usura delle componenti. Ad esempio nella saldatura di lamiere d’acciaio, lo strato di zinco può legarsi al rame aumentando la temperatura dell’elettrodo e quindi la sua usura.
Lo strato superficiale degli elettrodi si modifica nel tempo a causa dell’azione ripetuta di riscaldamento e pressione. Questo determina un allargamento dell’area di contatto e quindi una variazione dell’intensità di corrente sul punto di saldatura.
Per risolvere questo problema è possibile inserire un programma di controllo che aumenta la corrente necessaria ad ogni punto di saldatura eseguito per compensare questa variazione.
Oltre un certo numero di punti è comunque necessario procedere alla ravvivazione dell’elettrodo o alla sua sostituzione.
Usare la giusta pressione
La pressione esercitata sulle parti da saldare può influenzare la resistenza di contatto e la compenetrazione delle superfici. Aumentando la pressione viene aumentata anche l’area di contatto andando a ridurre la resistenza.
In sintesi, pressione elevate abbassano la temperatura di contatto, mentre pressioni troppo basse portano a un eccessivo surriscaldamento dei pezzi e a una maggiore deformazione sia della lamiera che dell’elettrodo.
La pressione ottimale deve essere stabilita quindi in relazione al materiale, alla forma dell’elettrodo e allo spessore del materiale da saldare.
Variabili tecniche e umane
Oltre alle variabili legate ai materiali e alla costruzione tecnica entra in gioco la variabile più importante ossia quella umana.
Un bravo saldatore sarà capace di far durare la macchina più a lungo e di valutare gli interventi necessari solo grazie a una buona capacità tecnica e a una competenza frutto di anni di esperienza. Anche questo potrà influire sulla durata delle punte e sul loro corretto funzionamento.
Conclusioni
I nostri Tecnici sono disponibili a consigliarvi la soluzione più adatta alle vostre esigenze.